Welcome Into The "Plaster Caster" World

Questo è il nostro mondo, questa è la strada che abbiamo deciso di intraprendere, questo è ciò che siamo, ciò che per sempre resteremo. A chi non capisce, a coloro che non vogliono capire, a tutta la gente che ignora e/o sottovaluta noi rispondiamo con una celebre frase estratta dal titolo di un pezzo dei Rolling Stones.

"It's Only Rock'n'Roll But I Like Me"

E il Rock’n’Roll è ciò che vi regaleremo.

Colly Boy


COLLY BOY
STORY

«[…] CAUSE ROCK ’N’ ROLL IS JUST ROCK’ N’ ROLL […]» così gridava Brian Johnsson alla fine del leggendario “BACK IN BLACK” trasmettendo a tutti rockettari ciò che è la loro vera essenza. Ed è proprio da questo miscuglio di ignoranza, semplicità e cattiveria che Marcello Cusma detto Collie Boy (per via della sua capigliatura) ha cominciato a percepire che l’ unico modo di sfogare le proprie emozioni era quello di toccare , di sentire il suo rock’ n’ roll, di trasmettere tutto quel fascio di sensazioni che ogni volta lo trapassava. Fu quello il momento in cui tutto cambiò e prese una direzione precisa.

Nato a Milwaukee nella città di Fonzie ma cresciuto in Sicilia, collie boy ebbe la fortuna di crescere in una famiglia di musicisti. Fu proprio in tale contesto che l’ accostamento musica-ribellione gli entrò dentro e lo marchiò a fuoco, ma ci volle del tempo affinché uscisse, nonostante in casa risuonassero le voci dannate di Elvis e di Johnny Cash e le inquietudini di John Lennon.

Circondato da strumenti musicali la logica conseguenza fu quella di imparare a suonare. Cominciò con la chitarra per poi passare al basso, sempre da autodidatta; l’ essere inquadrato da un maestro non era nei suoi piani:« la musica come espressione del proprio istinto,il canto come voce dell’ anima» è questo l’ unico schema musicale che accettava.

Nella fase adolescenziale intraprese il suo percorso musicale. Si cominciò con gli OASIS perché maleducati, e quell’ aria da cafoni che mandano tutto a quel paese lo affascinava: è ora di formare un gruppo! Nacquero i KOOLPANIC (Giovanni Granata alla chitarra ,Fabrizio Ribaldo alla batteria , Francesco Mollica al basso e Marcello “collie boy” alla chitarra e voce). Ma la realtà di un paese siciliano non permetteva loro di avere molte ambizioni e così dopo tre anni il gruppo si sciolse. Nel frattempo l’ irrequietezza adolescenziale trovò nuovi sfoghi: ecco i Nirvana, Kurt Cobain e il giunge. La rabbia cresceva sempre di più; il paesino era sempre più stretto, “collie boy” cominciò a sentirsi in trappola, sentiva che non avrebbe mai potuto trasmettere la sua rabbia in un luogo dove la stagnazione mentale regna sovrana. Venne il punk e si miscelò con tutto il resto.

Finito il liceo ecco l’ opportunità: si va a Bologna a studiare. Comincia una nuova avventura: «qualcuno li mi ascolterà!».

Collie boy ritrova un vecchio componente dei «KOOLPANIC» e un amico del liceo: Luca Ferrara. Si decide di ripartire ma Giovanni lascia per divergenze. Intanto una canzone sconvolge la vita di collie boy: e’ Whola lotta love! L’ hard rock e il rock’n’roll entrano nelle vene e il cuore pompa riffoni di chitarra. Ecco la strada da prendere. Passa un po’ di tempo e nel gruppo entrano due nuovi componenti: Carlo Parrella (batteria) e Marco Sammartino (voce): Nascono i «PLASTER CASTER». Col passare del tempo collie boy e Marco Sammartino entrano in contrasto e le tensione fra i due si ripercuotono sugli altri fino a quando non si trova una via d’ uscita: collie boy ritorna a cantare, ritorna la voglia di urlare al mondo intero cosa ha dentro.

Intanto il suo percorso continua fino a quando viene investito da qualcosa di tremendamente forte e potente: sono gli ac/dc! Quella musica lo percuote, lo picchia, lo sfoga, gli trapassa il cuore, sente che quel piccolo e invasato chitarrista (Angus Young) incarna ciò che la sua anima prova ogni singolo giorno: «[…] CAUSE ROCK ’N’ ROLL IS JUST ROCK’ N’ ROLL […]» , semplicemente tutto!!

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